La provincia di Grosseto, per la posizione al centro del mar Tirreno e per la sua lunga e antica storia, è oggetto di molte leggende che si tramandano da secoli per mantenere viva la tradizione

La sirena nelle grotte della costa grossetana

Si narra di un pescatore che come tutte le sere si recava in mare per gettare le reti. Una sera la corrente trascinò la barca verso la costa, senza nessun modo per contrastarla tanto che il pescatore dopo un po’ di lotta, smise di opporsi alla corrente. La barca venne trascinata fino dentro una grotta e il pescatore dopo aver ambientato la vista, scorse con la poca luce lunare una sirena. Poco dopo la corrente fece allontanare la barca lasciando in lui l’idea di ciò che aveva visto poco prima. Quell’idea non abbandonò mai il pescatore che per quasi tutta la vita provò a ritrovare quella grotta senza mai avere successo.

Leggende della Provincia di Grosseto

La chioccia dell’Abbazia di San Rabano

La leggenda vuole che uno dei tesori nascosti nell’abbazia di San Rabano vi sia una chioccia fatta completamente d’oro che con i suoi pulcini a seguito esce a pigolare in tutta la zona sud di Grosseto. Molti uomini le hanno dato la caccia, istigati dal desiderio di ricchezza ma come da leggenda la chioccia è sempre scampata al pericolo nascondendosi nelle numerose cavità e cunicoli sotterranei presenti in tutta la Maremma. Si dice inoltre che chi abbia avuto occasione di vederla abbia perso il lume della ragione abbagliati dal suo splendore.

Pescatori contro Pirati in Maremma

Nel mare di fronte al Promontorio dell’Argentario si svolge tutt’oggi una regata che è diventata una tradizione per la popolazione del luogo. Si chiama Palio marinaro dell’Argentario e si svolge tutti gli anni. Un ipotesi della presenza di questa regata si riconduce al tempo dei pirati in cui i pescatori dovevano lottare per la sopravvivenza. Che sia leggenda o realtà questo dimostra l’affetto e il rispetto che i maremmano hanno per il mare e la vita insieme a esso.